Manoscritti e incunaboli
Internet Culturale

2 marzo 2021


La collezione digitale di 
Manoscritti e Incunaboli 
della Biblioteca Medica Statale 
ora disponibile su 
Internet Culturale 
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Consulta le immagini digitalizzate dei manoscritti e degli incunaboli della Biblioteca Medica Statale

La raccolta di manoscritti ora pubblicata si riferisce ad opere a carattere medico dei secoli 18. e 19. e donate alla Biblioteca Medica da istituzioni e privati già nei suoi primi anni di attività e sino a tempi più recenti.

Nel giugno 1937 furono donati dal colonnello medico Edmondo Bayon, autore dello studio “Gruppi sanguigni e trasfusione del sangue”, due manoscritti (ms.2.D.22, ms.2 D.33) di Giacomo Antonio Tommasini (1768-1846), professore di fisiologia e patologia a Parma e poi di clinica medica a Bologna, medico della duchessa Maria Luigia di Parma e autore “Della nuova dottrina medica italiana”, 1817. Nel 1964 grazie alla donazione del Ministero della Pubblica Istruzione, la biblioteca acquisisce il manoscritto (ms.D.1443) di Pietro Girardi, sec. 19., “Studio di chimica e universali segreti enciclopedici per qualunque arte e mestiere”. Si tratta del libro 3° di un’opera verosimilmente mai pubblicata ma che nel complesso sembra trattarsi di un testo scritto ad uso personale dall’autore. Oltre a descrivere alcuni processi chimici, l’opera raccoglie numerose ricette di cucina o istruzioni per diversi usi e pratiche quotidiani. Allegata al manoscritto si trova una bozza di lettera indirizzata a Emanuele Ruspoli, presidente dell’Ospizio di S. Michele a Ripa. Alla fine degli anni ’70 vengono donati altri manoscritti (ms.Arch.8, 9, 10) di patologia generale e speciale, trattato delle ulcere. Di particolare rilievo fu quello settecentesco (ms.Arch.11) “Cento casi di chirurgia e clinica medica “del medico Carlo Guattani, primario chirurgo al S. Spirito in Sassia. L’ultimo, nel 1987, è stato il manoscritto (ms.Arch.12) “le flogosi che occupano l’encefalo sono composte sotto il nome d’encefalitide” attribuito a Maurizio Bufalini (1787-1875) uno dei più importanti clinici italiani del 19. secolo, ricordato per aver rivoluzionato il metodo d’insegnamento nelle facoltà di medicina.

Gli Incunaboli digitalizzati e conservati nella Biblioteca Medica Statale risalgono alle donazioni del Fondo Casimiro Manassei (1824-1893) e del Fondo Luigi Galassi (1817–1895), e rappresentano rari e primi esemplari di studi a carattere medico. Scritti da illustri professori di medicina del tempo, sono principalmente Commentari alle opere di Ippocrate, Galeno e Avicenna.