NOVITÀ DALLA RICERCA MEDICO-SCIENTIFICA – PREMI NOBEL


Nobel per la Fisiologia o la Medicina 2023
a Katalin Karikó e Drew Weissman

Ottobre 2023

Katalin Karikó e Drew Weissman, pionieri dei vaccini anti-covid, sono i vincitori del Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina 2023
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Assegnato il premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina al biologo svedese Svante Paabe con la motivazione “per le sue scoperte sul genoma degli omini estinti sull’evoluzione umana”. Un’attribuzione importante e significativa, perchè comprendere le origini e la storia della nostra specie vuol dire comprendere l’organicità del nostro patrimonio genetico e contribuisce a darci conoscenze adatte a combattere ogni forma di razzismo

3 ottobre 2022

Allo svedese Svante Pääbo il Nobel per la Medicina 2022 per la paleogenomica 

Lo scienziato ha coordinato il sequenziamento del genoma dell’uomo di Neanderthal. È il secondo Nobel in famiglia, dopo quello del padre, sempre in Medicina.
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Vincitrici del Premio Wolf per la Chimica 2022, le ricercatrici Carolyn R. Bertozzi, della Stanford University e dell’Howard Hughes Medical Institute e socia straniera dell’Accademia dei Lincei e Bonnie L. Bassler, dell’università di Princeton

11 febbraio 2022

Premio Wolf per la Chimica 2022
alle scienziate Carolyn Bertozzi e B.Bassler

Le ricercatrici condividono il premio con il prof Benjamin Cravatt, per i loro importanti contributi nella comprensione dei meccanismi di comunicazione delle cellule. L’ultima donna premiata era stata Ada Yonath, 15 anni fa.
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5 ottobre 2021

Il Premio Nobel 2021 per la Fisica è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, al giapponese Syukuro Manabe, e al tedesco Klaus Hasselmann per i loro studi su fenomeni caotici e apparentemente casuali.
 
Il fisico teorico romano, 73 anni, divide il premio con il meteorologo e climatologo giapponese, Syukuro Manabe, 90 anni, e l’oceanografo e modellatore climatico tedesco, Klaus Hasselmann, 89 anni, che hanno ricevuto il Nobel “per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale”.”per i contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi fisici complessi”.
 
Nato a Roma nel 1948, Parisi si è laureato in Fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo e ha iniziato la sua carriera scientifica nei Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, prima come membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) (1971-1973) e poi come ricercatore dell’Infn (1973-1981). Durante questo periodo ha trascorso lunghi soggiorni all’estero, prima alla Columbia University di New York (1973-1974), all’Institut des Hautes Études Scientifiques a Bures-sur-Yvettes (1976-1977), all’Ecole Normale Supérieure di Parigi (1977-1978). È stato Presidente dell’Accademia dei Lincei dal 2018 al 2021. Determinanti i suoi contributi scientifici in diverse aree della fisica: dallo studio delle particelle elementari alla meccanica statistica e alla fluidodinamica, dalla materia condensata ai supercomputer. Sistemi complessi come retineurali, sistema immunitario e il movimento di gruppi di animali sono stati oggetto di alcuni dei suoi oltre 600 articoli.

Intorno al 1980 scoprì modelli nascosti in materiali complessi disordinati. Le sue scoperte sono tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi. Consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica ma anche in altre aree molto diverse, come la matematica, la biologia, le neuroscienze e il machine learning.

Giorgio Parisi è stato premiato “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria”. Intorno al 1980, ha scoperto i modelli nascosti in materiali complessi disordinati, tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi. Consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica, ma anche in altri settori molto diversi, come la matematica, la biologia, le neuroscienze e l’apprendimento automatico.

 
Syukuro Manabe ha dimostrato come l’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera porti a un aumento delle temperature sulla superficie della Terra. Negli anni ’60, ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo a esplorare l’interazione tra il bilancio delle radiazioni e il trasporto verticale delle masse d’aria. Il suo lavoro ha posto le basi per lo sviluppo degli attuali modelli climatici.
 
 Circa dieci anni dopo, Klaus Hasselmann ha creato un modello che collega tempo e clima, rispondendo così alla domanda sul perché i modelli climatici possono essere affidabili nonostante il tempo sia mutevole e caotico. Ha anche sviluppato metodi per identificare segnalispecifici, impronte, che sia i fenomeni naturali che le attività umane imprimono nel clima. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l’aumento della temperatura nell’atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica. “Le scoperte riconosciute quest’anno dimostrano che le nostre conoscenze sul clima poggiano su solide basi scientifiche, basate su una rigorosa analisi delle osservazioni. I vincitori di quest’anno hanno tutti contribuito a farci conoscere più a fondo le proprietà e l’evoluzione dei sistemi fisici complessi”, ha affermato Thors Hans Hansson, presidente del Comitato Nobel per la Fisica.

4 ottobre 2021
 
Il Premio Nobel per la Medicina 2021 è stato assegnato a David Julius e Ardem Patapoutian. Sono stati premiati per la scoperta dei recettori alla base del tatto e dei meccanismi che regolano la percezione del freddo e del caldo. “La nostra capacità di percepire il caldo, il freddo e il tatto è essenziale per la sopravvivenza e sostiene la nostra interazione con il mondo che ci circonda. Nella nostra vita quotidiana diamo per scontate queste sensazioni, ma come vengono avviati gli impulsi nervosi in modo che la temperatura e la pressione possano essere percepite? Questa domanda è stata risolta dai premi Nobel di quest’anno”, ha spiegato la giuria presso il Karolinska Institute di Stoccolma.
David Julius ha utilizzato la capsaicina, un composto pungente del peperoncino che induce una sensazione di bruciore, per identificare un sensore nelle terminazioni nervose della pelle che risponde al calore. Ardem Patapoutian ha utilizzato cellule sensibili alla pressione per scoprire una nuova classe di sensori che rispondono a stimoli meccanici nella pelle e negli organi interni. Queste scoperte rivoluzionarie hanno avviato intense attività di ricerca che hanno portato a un rapido aumento della comprensione di come il nostro sistema nervoso percepisca il calore, il freddo e gli stimoli meccanici. Le loro scoperte bvengono utilizzate per mettere a punto cure per una serie di malattie, tra cui il dolore cronico,


7 ottobre 2019

Nobel per la Medicina 2019 a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza. Studiano come le cellule reagiscono alla carenza di ossigeno


1 ottobre 2018

l Nobel per la medicina 2018 a James P. Allison e a Tasuku Honjo per le ricerche su immunoterapia anti-cancro



2 ottobre 2018

Nobel per la Fisica 2018 all’americano Ashkin, al francese Mourou e alla canadese Strickland, i pionieri dei laser