Cocchi, Antonio

Cocchi, Antonio (1695-1758)
14.G.13
 
Nato a Benevento il 3 agosto 1695 da Giacinto e Beatrice Bianchi di Baselice, si laurea in medicina nel 1716 a Pisa dove ha come insegnanti Guido Grandi per la matematica e Domenico Gatti, allievo del Bellini, per la medicina. Rientrato a Firenze fa pratica sotto la guida di Francesco Redi ed accetta l’incarico di medico militare del Presidio di Porto Longone che lascia dopo un solo anno per recarsi in Inghilterra, Francia e Olanda allo scopo di arricchire e perfezionare le sue conoscenze scientifiche. Tornato a Pisa gli viene offerta nel 1726 la cattedra di medicina teorica, ma le invidie e le calunnie lo obbligano a rientrare a Firenze dove, nel 1736, si insedia alla cattedra di anatomia e fisiologia che occuperà per quindici anni. Uomo colto, espertissimo in bibliografia ed antiquaria, buon conoscitore del latino, del greco, dell’arabo, dell’ebraico del francese, tedesco ed inglese, viene nominato antiquario granducale dal Granduca di Lorena nel 1738 e con Giovanni Targioni Tozzetti riordina e redige il catalogo della biblioteca Marucelliana. Contemporaneamente si occupa di malattie infettive, di dietetica e di botanica. Cardiopatico da tempo, muore il primo gennaio 1758 e viene sepolto in S.Croce. Tra le sue opere ricordiamo: De usu artis anatomicae, oratio. Firenze, 1736; Del vitto pitagorico per uso della medicina. Firenze, 1743; Dissertazione sopra l’ uso esterno appresso gli antichi dell’acqua fredda sul corpo umano. Venezia s.d.; Trattato dei bagni di Pisa. Firenze, 1750.

Di questo autore puoi leggere le seguenti opere in Google Libri:

Medicinae laudatio, 1727
Epistolae physico-medicae, 1732
Corticis peruvianis vindiciae dissertatio physico-practica, 1746
Lettera critica sopra un manoscritto in cera, 1746
Del vitto pitagorico per uso della medicina, 1757
Dei vermi cucurbitini dell’uomo, 1758
Discorsi toscani, 1762

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