La Torre, Felice

La Torre, Felice (1846-1923)
FLT.I.259/21
FLT.I.257/38

Felice La Torre nacque a Savoca il 3 maggio 1846. Dopo la licenza liceale classica si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Messina, che frequentò per quattro anni dedicandosi agli studi di anatomia ed embriologia sotto la guida di F. Todaro. Nel 1867, durante una grave epidemia di colera, prestò assistenza come volontario nell’ospedale militare di Messina. Proseguì gli studi di medicina presso l’Università di Napoli conseguendo la laurea nel 1870. Intrapresa la carriera medica militare, soggiornò per 3 anni in Sardegna ed effettuò numerosi viaggi. Spirito ardente e battagliero, dopo una dozzina di duelli rinunciò alla carriera militare per dedicarsi all’esercizio privato della professione. Si dedicò alla ginecologia e all’ostetricia. Dopo aver perfezionato gli studi a Parigi presso il Service de la Charité, diretto dal celebre Budin, e la clinica ostetrica di Pajot visitò le principali cliniche ostetriche europee. Nel 1889 si trasferì a Roma, dove fondò l’Istituto privato La Torre ubicato presso gli antichi Orti Sallustiani. In questo istituto svolse l’esercizio pratico della professione ed una intensa attività didattica. Conseguita il 15/12/1889 la libera docenza in ostetricia diede vita, per gli studenti del quinto e sesto anno, ad un corso teorico clinico in tre lezioni settimanali e, presso l’Ospedale S. Spirito, ad un corso operativo con esercitazioni sul manichino Budin Pinard, sugli animali e sui cadaveri. Il suo insegnamento fu dichiarato equipollente a quello ufficiale impartito presso l’Università di Roma. Studioso attento e scrupoloso scrisse numerosi lavori e fondò la rivista “La clinica ostetrica”. Con il suo diligente ed appassionato studio della struttura dell’utero contribuì al miglioramento delle conoscenze sulla fisiologia dell’utero. Inoltre fu membro di numerose società ed accademie scientifiche italiane e straniere. Fra le sue opere ebbero notevole diffusione “Elementi di ostetricia … (Torino, 1895-98)” e “L’utero attraverso i secoli (Città di Castello, 1917)”. Nel campo clinico il suo nome è principalmente legato all’emostasi La Torre, metodo da lui ideato per arrestare le emorragie ostetriche mediante costrizione dell’aorta addominale per mezzo di una fasciatura anelastica. Ricco di famiglia, condusse una vita austera e fu sempre attento ai problemi sociali; con animo generoso mise sei posti letto del suo istituto a disposizione delle donne indigenti, che venivano accolte gratuitamente. Presidente della Croce verde, fu tra i primi a prestare opera di soccorso nella Marsica devastata nel 1915 da un tremendo terremoto. Fu anche un fervente patriota: durante la prima guerra mondiale, quasi settuagenario, indossò nuovamente la divisa militare per curare i soldati feriti e ammalati. La Torre morì a Roma il 12 gennaio del 1923. La sua ricca biblioteca, costituita da circa mille volumi, tra cui molte edizioni dei secoli XVI, XVII, XVIII, fu donata alla Biblioteca Medica Statale.


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