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INTRODUZIONE


Le marche tipografico-editoriali nei volumi della Biblioteca Medica Statale

L’iniziativa di catalogare in SBN le edizioni dei secoli XVI-XVII (più di recente, quelle del XVIII secolo) della biblioteca ha sollecitato la curiosità e l’interesse dei bibliotecari per le marche tipografiche ed editoriali italiane e straniere incontrate nel corso del lavoro: ha così preso corpo l’idea di censirle in modo da renderle visibili a tutti e disponibili per eventuali ricerche più approfondite da parte degli studiosi della materia.

Il lavoro qui presentato, dunque, anche se svolto con appassionato interesse e con scrupolo professionale consultando e confrontando repertori e testi sull’argomento, non ha altra pretesa che proporsi come censimento, per quanto accurato, delle marche rilevate nei volumi posseduti dalla Biblioteca Medica Statale.

Per ogni marca rappresentata è dato il nome del tipografo che l’ha utilizzata nelle edizioni possedute dalla biblioteca; qualora i sottoscrittori siano più d’uno, l’immagine è stata data una sola volta con attribuzione al tipografo che risulta esserne il possessore, mentre dagli altri sottoscrittori (tipografi e/o editori) si è fatto rinvio. I nomi di più sottoscrittori si sono lasciati insieme solo nei casi in cui la marca di riferimento è quella propria della società da loro costituita. Nei casi in cui non si è potuto attribuire con certezza la proprietà della marca, essa è stata collegata a ciascuno dei sottoscrittori.

Per ogni tipografo si è dato il periodo di attività ogni volta che lo si è reperito, il motto se presente, la città in cui è stata pubblicata l’opera posseduta ed i repertori consultati per identificare tipografi e marche. Nei casi in cui queste ultime non siano state altrimenti individuate si è provveduto a descriverle. Le marche descritte per la prima volta dalla Biblioteca riportano pertanto, nel campo “fonte”, la sigla “BMS“.

Quando la marca di uno stesso tipografo rilevata in volumi diversi risulta identica per esecuzione, si è data una sola immagine ma si sono riportate le collocazioni di tutte le opere possedute in cui essa è rappresentata. Laddove vi siano, invece, variazioni anche minime di esecuzione si sono date tutte le immagini relative nell’intento di agevolare il lavoro degli studiosi.

Ci auguriamo pertanto, di aver fatto cosa utile per quanti si interessano specificatamente alla materia, ma anche di aver suscitato interesse e curiosità in quanti fino ad oggi poco si sono soffermati sul significato e sulla bellezza delle marche tipografiche.

Al lavoro, che si va via via arricchendo con la prosecuzione della ricognizione e catalogazione del materiale bibliografico, hanno partecipato anche Stefania Di Priamo, per le ricerche bibliografiche e la descrizione delle marche, Daniela Dolcetti, che ha effettuato le scansioni e controllato la qualità delle immagini, e Giovanni Arganese, all’epoca direttore della biblioteca, ideatore del programma di ricerca delle marche e dell’interfaccia grafica. 
Carmen Bonadies

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